giovedì 1 ottobre 2015

Il Tocai Friulano riassunto in 7 punti

Tocai Friulano
(Fonte: www.saporedivinoenoteca.it)


Era il marzo del 2011, quando per lavoro mi recai per la seconda volta ad Udine. In quei giorni, nel tardo pomeriggio, ero solito concedermi una passeggiata lungo le bellissime e candide vie del centro, che si concludeva con una piacevole sosta in un bar di fronte palazzo Belgrado (sede della Provincia). Proprio lì alcuni amici del luogo, sapendo che frequentavo da poco un corso per sommelier, vollero divertirsi offrendomi l'assaggio di un calice di bianco. Con mio e loro stupore (per chi si sta approcciando ai rudimenti della degustazione è una piccola soddisfazione!) riuscii ad identificare alcuni sentori di quel vino riportati in etichetta... si trattava di un Friulano!

 

1. Il Tocai Friulano è un vitigno a bacca bianca ampiamente diffuso nel Friuli ed al quale si attribuiscono anche proprietà taumaturgiche, da cui il detto "cul Tocai a sparissin duc'i mai" (ossia, "con il Tocai spariscono tutti i mali").

 

2. L'origine di questo vitigno è stata a lungo discussa ma, a quanto pare, studi genetici ne hanno rivelato una coincidenza con il Sauvignonasse, vitigno francese un tempo diffuso nella zona di Bordeaux e man mano abbandonato a favore del Sauvignon Blanc, con il quale probabilmente arrivò in Friuli a metà dell'Ottocento.

 

3. Il grappolo è piuttosto compatto e presenta due ali; l'acino mostra una buccia leggera, non particolarmente spessa: fattore che, unito alla compattezza del grappolo, rende questo vitigno molto sensibile alle piogge durante l'epoca di maturazione (che avviene nella prima o seconda decade di settembre). L'epoca di germogliamento è, invece, tardiva: ciò mette al riparo questo vitigno da eventuali gelate primaverili.

 

4. Lo troviamo in purezza in quasi tutte le DOC friulane, nella DOCG interregionale Lison e in alcune DOC venete. Il Tocai Friulano, inoltre, concorre (in misura non inferiore al 50%) nella DOCG Rosazzo.

 

5. Attualmente l'Unione Europea ha vietato l'utilizzo del termine "Tocai" per indicare il vino ottenuto da questo vitigno (indicato ora solo con il termine "Friulano" o "Tai" in Veneto), al fine di evitare nel consumatore errori di confusione con il famoso Tokaji ungherese (vino il cui nome richiama una regione storica dell'Ungheria e che si ottiene perlopiù dal vitigno Furmint).

 

6. Dà un vino fine e delicato, con note fruttate e sentori di fiori di campo, fieno ed erbe aromatiche; pieno e strutturato in bocca, ha di solito una buona alcolicità, una fresca vena acida, una consistente morbidezza e un’elegante sapidità finale; non disdegna un modico affinamento in bottiglia: dopo due o tre anni dalla vendemmia esprime, infatti, tipici sentori minerali e un finale di bocca che ricorda la mandorla amara.

 

7. Il vino che se ne ottiene ben si abbina, quindi, a piatti di mare, carni bianche, frittate di verdura e prosciutto crudo.

 

Per concludere... Ecco alcuni tra i migliori produttori in base agli assaggi fatti da me finora: Gigante, i Clivi di Ferdinando Zanusso, Le Vigne di Zamò, Miani, Tenuta Luisa.



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